“Essere sempre se stesse/i anche quando le sovrapposizioni culturali dilagano senza trovare accoglimento in una società arretrata che invece frappone rallentamenti normativi e irregolarità atemporali”.
Questa giornata fu istituita dalle Nazioni Unite e Unione europea nel 2004, a14 anni dalla decisione del 17 maggio 1990 di rimuovere l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali, nella classificazione internazionale pubblicata dall'Organizzazione mondiale della sanità.
L'Italia, nell'ottobre 2017, è entrata a far parte del Core Group LGBTI per promuovere i temi "della lotta alla discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale e della tutela dei diritti delle persone LGBTI (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender)" in ambito Onu.
Inoltre, è a supporto della Dichiarazione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sui diritti umani ed è parte dell'Equal Rights Coalition che mira "allo scambio di informazioni e buone pratiche e al coordinamento dell'azione globale in tema di diritti LGBTI", nonché partner del Global Equality Fund (fondo intergovernativo) che si propone di "finanziare progetti a tutela delle persone LGBTI".
“Vogliamo, allora, semplicemente ricordare che l'identità dei singoli soggetti non può essere considerata merce di scambio e tradita a causa di pregiudizi e semplici scadenze burocratiche, con i ritardi che conosciamo e che non sono più compatibili ed accettabili in un contesto globale.
L’Italia si posiziona al 34esmo posto tra gli Stati del continente per la tutela dei diritti ed è tra le ultime nella classifica europea.
165 sono le vittime di episodi di discriminazione e violenza nell'ultimo anno. Da un'indagine a tutto tondo dell'Istat e Unar emerge che il 41,4% di omosessuali e bisessuali si sentono attualmente ancora discriminati sul lavoro.
Ecco allora che proprio oggi, giornata internazionale, l'Unione europea si impegna a "costruire una unione di Uguaglianza dove l'autenticità e l'amore trionfano sui pregiudizi".
Assieme a loro vogliamo celebrare la "unicità del potere di tutte e tutti al diritto di avere diritti".
La consigliera di Parità della Provincia di Frosinone
Giuseppina Bonaviri
