Vogliamo incontrare la donna - di Giuseppina Bonaviri

8 marzo 2023 - Giornata internazionale della donna

Data di pubblicazione:
10 Marzo 2023
Vogliamo incontrare la donna - di Giuseppina Bonaviri

Vogliamo incontrare la donna

Giuseppina Bonaviri

Consigliera Provinciale di Parità

8 marzo 2023 

Giornata internazionale della donna

Tutte le voglio incontare. Tutte le voglio ascoltare. Vogliamo parlare con loro, di loro, di noi, dei cambiamenti che ci aspettano, dei nostri progetti. Di quei tanti sogni diventati realtà per le battaglie che da anni ci siamo accollate, protagoniste assolute di pace, di libertà, di vita. 

"Il muro di distrazione è caduto"  eppur ancora aspettiamo la svolta.

Ci hanno derubate dei nostri diritti che troppo spesso ci vengono negati. Scrivo a te madre che piangi i tuoi figli morti nell'  uragano di mari tempestosi. 

A te madre di quei figli caduti in guerra  per avere difeso la patria e le vostre case

Il tuo pianto  tocchi i cuori di dittatori impietosi, di padri padroni indiscussi. Faccia vibrare l'anima di chi,  responsabile delle stragi in mare o in terra ferma o ancora tra i social o nelle strade, tra i banchi di scuola e sui posti di lavoro (poco cambia) non ti vuole riconoscere.  

Voglio unirmi alla tua voce, oh donna che urli giustizia, vittima di mafie e dell'oro sporco. Voglio diventare il tuo eco. 

Scrivo alle sorelle migranti e alle loro figlie perché a loro fu negata la salvezza di un naufragio; alle donne della nuova resistenza; alle iraniane che ci insegnarono con il loro coraggio i luoghi dell' agire; alle africane coi piedi scalzi; alle bambine spose e alle amiche curde che forte gridano contro gli stati tiranni "donne, vita, libertà ".

Scrivo  a chi coraggiosamente scoprendosi il capo pubblicamente taglia le sue lunghe ciocche. Ed alle donne siriane, alla loro dura lotta per l’uguaglianza contro un potere violento.

Voglio raccogliere la tua voce, donna, per poggiarla delicatamente in un'anfora di cristallo da regalare al mondo.

E a te ragazza afghana che non hai volto, costretta a nasconderti per un futuro che ti svanisce dinanzi solo perché sei donna, voglio offrire un petalo di fiore dove potere scrivere la tua e la nostra storia. 

Ti guardo donna e penso. 

Ti vedo nascosta ed impaurita dietro quel muro dell'orrore alzato da chi ti chiese obbedienza silenziosa, da chi ti sequestrò avvelenando il tuo cibo e continuando a bruciare i tuoi libri e il tuo futuro. Perché? 

Perchè sei donna, perché pensare è essere libera di decidere. Di decidere di rimanere quella donna che sei. 

Perché la libertà è quella insostituibile radice della vita che non ha valore quantizzabile in un tempo definito e chiuso. 

Lo dico a te maschio che ci osservi e condanni alla morte per amore!

In Italia quasi ogni giorno una donna viene uccisa perché si  ribella ad un compagno aggressivo e dispotico, non reputandosi sua proprietà privata.  

E se pur vittime di pregiudizi e discriminazioni, di atti vandalici, di cyberbullismo - continuamente scoraggiate dall’inseguire la nostra indipendenza, la nostra carriera, le nostre scelte e dall’esercitare senza distorsioni la nostra felicità che non rimane il sacrificio da immolare a virgulti e virulenti impositori - non demorderemo dalla missione terrena che ci è stata consegnata.

Oggi siamo qui riunite. Tutte insieme virtualmente  dando spazio dinamico ad un nuovo corso. 

I nostri corpi e la nostra mente non siano mai più terreno di conquista o di facile giudizio per nessuno.

L'alba di un nuovo giorno si schiuda nella tua mano.

Donna non soffrire, ci aspetta un nuovo viaggio. Per distinguerci e mai più estinguerci.

Ultimo aggiornamento

Lunedi 25 Novembre 2024