Unite

Data di pubblicazione:
07 Marzo 2025
Unite

L'8 marzo si ripresenta e, come da anni "tra ostacoli ed opportunità", le donne avanzano.
Ce lo descrive bene il Rapporto Cnel/Istat pubblicato recentemente.
Nel terzo trimestre 2024 il tasso di occupazione femminile risulta inferiore di 12,6 punti rispetto alla media europea mentre il gap di genere è quasi doppio rispetto alla media UE (17,4 punti contro 9,1 punti).
A questo si aggiungono le disparità territoriali  che vanno sommate a quelle generazionali.
Sommando i dati appare evidente che il nostro entroterra ha una elevatissima vulnerabilità lavorativa pur essendo le donne frusinati rispetto ai maschi con maggiori titoli di studio tra lauree, formazione specialistica, dottorati. Solo il 20% di loro si iscrive però a corsi STEM ed ecco appunto l'adozione della nostra AGENDA PROVINCIALE 2027 che ha messo a punto una piattaforma di genere in progress con l'Osservatorio virtuale, che prende forma dalla  condivisione  con altre realtà locali e nazionali, di Linee guida attive rispetto ai percorsi di "AI bene comune e Medicina di genere". Per sviluppare cultura di genere, inoltre, sosteniamo l'urgenza di aderire a tutte quelle prassi innovative come formazione, Piao agite,  certificazionidi parità che attualmente sono a disposizione di amministratori ed imprenditoria del territorio.
Va, anche, ricordato che per le donne madri il tasso di occupazione appare ancora più basso mentre risultano inattive 600 mila donne tra i 25 e i 60 anni, tanto deluse da avere abbandonato ogni speranza  nella ricerca di lavoro.
I servizi educativi, poi, per la prima infanzia sono sottolivellatiinnanzitutto nel centro sud, creando una ulteriore criticità nonostante il Pnrr abbia stanziato molti fondi per lo sviluppo di questo progetto.
Emerge inoltre che l' osannato soffitto di cristallo non si frantuma negli ambiti della rappresentanza politica e nei casi dei vertici istituzionali: solo 2 comuni capoluoghi su 20 hanno alla guida sindache ma addirittura nessuna donna amministra almeno una delle 9 città metropolitane.
In sanità si vive la stessa inadeguatezza: le donne rappresentano il 56% del personale ma solo il 21% è ai vertici delle strutture complesse.
È chiaro che esiste realmente una crisi di rappresentanza femminile nei luoghi che "contano". Una  avventura quella femminile che continua ad essere anomala e squilibrata, quindi.
Le proposte da noi avviate vanno verso  l'ampliamento di questi temi  all'interno  della costituzione di una "Rete delle Reti" . Un lavoro complicato che si muove in un clima di  ostracismo verticistico, per nulla insolito in verità, per una periferia come la nostra ormai dismessa.
L'emancipazione femminile o diventa collettiva o è fallimento. Proseguiremo con il nostro impegno, rivolgendoci a tutte e tutti coloro che hanno a cuore la crescita.
A chi inoltre, festeggiando domani 8 marzo la donna, ha a cuore valori democratici e liberali, partecipazione, solidarietà, eguaglianza.
Buona festa di rinnovamento!

Le Consigliere di Parità Provinciale

Ultimo aggiornamento

Venerdi 07 Marzo 2025