ARGIL, un uomo di 400.000 anni fa, viveva nel territorio che ora è nel comune di Ceprano. Allora era una terra di un continente esteso, alberi di grandi boschi, fiumi e laghi, grandi mammiferi come gli elefanti e gli ippopotami, cervi e bovidi pascolavano seguiti dai carnivori in un paesaggio che a malapena riusciamo a immaginare e che i disegnatori ci aiutano a ricostruire visivamente. E poi le bande degli ominidi …tra cui Argil forse in fuga tra le canne di un pantano e caduto in una fossa melmosa. L’acqua lo ha sommerso e poi il silenzio e il tempo hanno deposto strati di argilla in cui è fossilizzato. Fino a quando qualcuno ha disegnato il tragitto di una nuova strada e ha tracciato il segno della matita fino a sfiorare, senza saperlo, il punto in cui Argil da 400 mila anni riposava, fino a quando i mezzi meccanici lo hanno mancato per poco, fino a quando le piogge di marzo del 1994 hanno fatto cadere dalla sezione alcuni frammenti del cranio, fino al giorno in cui qualcuno, in seguito a ricerche archeologiche mirate che duravano in quella zona da più di 25 anni, ha visto e riconosciuto i primi frammenti… Italo Biddittu