Per una nuova cultura e differente organizzazione di vita sociale ed occupazionale le Azioni positive intese come "misure volte alla rimozione degli ostacoli che impediscono la realizzazione di pari opportunità dirette a favorire l'occupazione femminile per realizzare equilibrio sostanziale tra uomini e donne nel lavoro” sono attualmente la base su cui realizzare Uguaglianza D/M in ambito lavorativo.
Adottare, promuovere e finanziare le Azioni secondo gli Art. 42,43,44 del Decreto Legislativo 2006 n.198 oggi diventa una priorità normativa anche per le Pubbliche Amministrazioni, non certo quindi solo un atto imposto.
Le Aziende dei nostri territori sono tenute ad attuare i programmi definiti ogni anno dall'obiettivo "nei livelli, nei ruoli e nelle posizioni di responsabilità all'interno delle organizzazioni e verso il consolidamento di imprese femminili con la creazione di progetti integrati di rete". Le Aziende attuatrici si fanno così portatrici di forme di flessibilità finalizzate a favorire un'agevole conciliazione tra vita familiare e lavorativa.
Per il raggiungimento di questo obiettivo è stata prevista l'erogazione di contributi a quelle realtà che attiveranno le 3 diverse tipologie d'Azione previste nella norma stessa.
L'indicazione è rivolta anche alle Aziende Sanitarie Locali e a quelle Ospedaliere, alle Rete di enti territoriali, alle Aziende e parti sociali, ai Consorzi ed alle Associazione di imprese costituite o costituende che insistono sullo stesso territorio, alle Università.
Questo processo è accompagnato dalla partecipazione degli Enti locali con l'attribuzione dei Piani di armonizzazione dei tempi delle città.
Le realtà coinvolte diventano in tal modo promotrici di interventi innovativi che "favoriscono la conciliazione delle lavoratrici e dei lavoratori" per un futuro migliore.
Tutte e tutti siamo consapevoli del ruolo svolto dalle donne e quale risulti essere la sua stessa rilevanza in termini sociali ed economici nelle società avanzate.
Va da sé che rinforzare questa filiera nel mondo del lavoro sia un dato non solo acquisito ma anche di straordinaria volontà prospettica.
Imprimere, accelerando, il cambiamento come richiesto dall'UE e come previsto dal Pnrr appare allora focale.
Va detto che purtroppo, però, le disparità di genere persistono.
Le donne a partire dal mercato del lavoro "continuano a essere sovrarappresentate nei settori scarsamente retribuiti e sottorappresentate nelle posizioni con responsabilità decisionali".
Favorire la Strategia per la parità di genere 2020-2025 nella nostra provincia non sarà più rinviabile.
Giuseppina Bonaviri
Consigliera Provinciale di Parità