Archivia

La Casa Internazionale delle Donne come Bene Comune I luoghi ARCHIVIA

Data di pubblicazione:
12 Settembre 2020
Archivia

La Casa Internazionale delle Donne come Bene Comune 

I luoghi 

ARCHIVIA 

“C'è un luogo in alcune stanze, all'ingresso di via della Penitenza 37, della Casa internazionale delle donne di Roma (via della Lungara 19) pieno di libri, di lettere e carte, di manifesti e volantini, di striscioni, di video e foto. È il luogo della memoria storica delle donne, il patrimonio storico dei movimenti femminili e femministi, conservato dall'Associazione Archivia costituitasi nel 2003, grazie all'iniziativa di 11 associazioni formatesi in alcuni casi fin dai primi anni Settanta del Novecento. Con questa decisione quel gruppo di donne avviò un progetto culturale di grandissima rilevanza: raccogliere, riordinare, salvaguardare, valorizzare, socializzare i materiali della cultura femminista per diffonderne la sua conoscenza” 

Così scrive Gabriella Nisticò, Presidente di Archivia, nel sito www.Archiviaabcd.it   

Con lo stesso entusiasmo ce ne parla Giovanna Olivieri, tesoriera. 

Il patrimonio della Biblioteca ammonta oggi a circa 20.000 volumi, già inseriti nel catalogo del Sistema Bibliotecario Nazionale, e 600 periodici storici nazionali e (dalle riviste dei primi del 900, alla collezione completa di Noi donne, a Effe, Sottosopra,Quotidiano Donna Differenze) e internazionali e tutti i correnti del femminismo italiano. 

Gli ambiti tematici che vi sono documentati sono: femminismo, storia dei movimenti politici delle donne, gender and women's studies, diritti, corpo, cura, sessualità, politica, nuove tecnologie e gender divide, imprenditoria e occupazione femminile, arte, narrativa, poesia, teatro, cinema, editoria, etica, filosofia, psicologia, psicoanalisi, religione, critica letteraria, pacifismo e letterature migranti. All'interno della "collezione storica", la sezione composta dalle opere del femminismo internazionale edite tra gli anni Sessanta e Settanta, la biblioteca di Alma Sabatini e quella del fondo di Simonetta Tosi, rispettivamente per l'indagine sulla sessuazione del linguaggio e sulle questioni concernenti il corpo, la salute e la bioetica al femminile. L’acquisto di libri e le donazioni di fondi privati alimentano costantemente il patrimonio libraio e archivistico. 

Archivia è un luogo accogliente, e insieme attivo e mobile. Ce lo racconta Giovanna: chi lo frequenta riceve un’assistenza culturale impegnata e di qualità, che ha consentito a molte giovani di realizzare le proprie tesi di laurea e dottorato con un’ottica di genere (è presente un catalogo complessivo delle tesi); chi si relaziona ad Archivia ha potuto usufruire per opere cinematografiche dell’archivio fotografico, della riproduzione di manifesti e materiale storico. Ma non solo: Archivia va nelle scuole, nei corsi di formazione, a tenere conferenze e relazioni, illustrando le potenzialità culturali del proprio patrimonio attraverso presentazioni in power point e prodotti multimediali. 

In Archivia si svolgono laboratori e seminari, si organizzano eventi e convegni, rassegne cinematografiche come Il ritorno delle cinepioniere (con Nadia Pizzuti e il caffè letterario), incontri con protagoniste della vita culturale del paese, presentazioni di libri e tesi di laurea o dottorato, proiezioni di documentari, mostre fotografiche e documentarie. Archivia ha prodotto il cd Roma, città delle donne 1945-2005. La trasformazione della società civile a Roma e nel Lazio in 60 anni di immagini, e numerosi slide-show con il materiale iconografio e documentario dei fondi. 

Ci vuole impegno, costanza entusiasmo per fare tutto ciò, con piccoli contributi esterni, con il lavoro volontario di alcune collaboratrici, tra le quali la bibliotecaria/documentalista Mila Corvino e la curatrice della emeroteca Tiziana Busti. Oltre alle socie, collaborano alla gestione della Biblioteca Ylenia Di Blasio e Diana Fiore. 

Il catalogo SBN è consultabile sul sito http://opac.uniroma1.it/. 

E' anche un nodo della Rete Lilith (Rete informativa di genere femminile) ed il suo catalogo è consultabile in sede o, parzialmente, all'indirizzo http://www.retelilith.it/ 

L'elenco dei libri presenti in biblioteca dal 2007 è riportato nella rubrica Libri ricevuti di Leggerete. 

Orari di apertura: martedì ore 15.00 -19.00; mercoledì e giovedì ore 10.00 -17.00; altri giorni su appuntamento 

Ultimo aggiornamento

Giovedi 19 Novembre 2020