Ruggisce forte il leone rampante, il simbolo della Provincia di Frosinone e lo fa per testimoniare, orgoglioso, i suoi ottantacinque anni di storia, ma soprattutto con lo sguardo fiero rivolto al futuro: l’ente Provincia coordina e promuove la vita di un territorio, ne difende gli interessi e le priorità, eliminarlo tout court, con un tratto di penna, non è semplicemente un errore che compromette l’architettura istituzionale di una Nazione, ma è un attentato alla democrazia, alle libertà civili, sociali e politiche.
Palazzo Iacobucci ha vissuto, oggi, un’intera giornata dedicata alle celebrazioni della datamemoranda del 6 dicembre 1926, quando il Consiglio dei Ministri dell’epoca, presieduto da S. E. Benito Mussolini decretò la nascita di 17 nuove Province, tra cui, appunto, quella di Frosinone.
Una giornata in cui sono vibrate le corde dei valori di comunità, del senso di appartenenza, dell’orgoglio di un popolo incarnato in libere ed elettive istituzioni. Questo il senso di una giornata, voluta dall’amministrazione provinciale guidata da Antonello Iannarilli. Una cerimonia sobria ma suggestiva, organizzata nei minimi particolari dall’assessorato alla cultura guidato da Antonio Abbate.
Di buon mattino, nell’atrio del palazzo provinciale, sono stati allestiti i banchi per l’annullo postale di un’artistica cartolina realizzata proprio per celebrare la ricorrenza. Poi, l’inizio ufficiale delle cerimonie nel Salone di rappresentanza. Sfilata di gonfaloni dei Comuni, tantissime autorità nelle prime file, i Sindaci con tanto di fascia tricolore. Il Prefetto a rappresentare il governo, in più le forze dell’ordine e numerose autorità civili e religiose.
Al banco della presidenza, Antonello Iannarilli con tutta la sua giunta. Proprio il Presidente della Provincia ha aperto le cerimonie con il suo saluto:
"La celebrazione di oggi dell’85° anniversario cade in un momento importante come quello che stiamo vivendo in queste ore a seguito delle decisioni assunte dal Governo. Sappiamo tutti che la situazione economica del paese è difficile e che sacrifici vanno richiesti a tutti, ma non si può colpire, come una mannaia, soltanto gli enti locali, in particolare la Provincia, struttura vitale per promuovere e tutelare un territorio. Tra l’altro, un ente eletto democraticamente dal popolo. Combatteremo in tutte le sedi opportune per evitare l’approvazione di questo provvedimento”.
Nella giornata del ricordo, quattro storici hanno relazionato sulle vicende che hanno portato alla nascita della Provincia: Maurizio Federico, Costantino Iadecola, Fernando Riccardi ed Eugenio Maria Beranger.
Momento toccante, a seguire, la consegna delle onorificenze: targa ricordo per Domenico Gargano, Antonio Grazio Ferraro, Valentino D’Amata come ex presidenti più anziani;
Gerardo Vacana, Ettore Volante, Carlo Alberto Sacco, come ex assessori;
Angelo Compagnone, rappresentante del primo consiglio eletto nel 1952 e gli ex dipendenti Alfredo Bartoli e Maria Scaccia. Riconoscimento anche per Loreto Gentile.
Ottantacinque anni di storia sono tanti, hanno visto susseguirsi molti progetti e iniziative: meritavano un adeguato luogo per custodirne le memorie. Proprio a tal fine, la Provincia ha deciso di dotarsi di un moderno archivio storico, il cui progetto è stato presentato da Francesca Di Fazio e Giorgio Papaevangeliu. Sarà uno spazio al primo piano, sotto la scalinata maggiore, ad ospitare la struttura che sarà a disposizione del territorio per la consultazione dei documenti.
L’evento celebrativo della provincia ha avuto una seconda parte nel pomeriggio, con l’esibizione dellaBanda “Romagnoli” di Frosinone, che ha preceduto l’apprezzato intervento di Marcello Veneziani. Il famoso giornalista, nel Salone di rappresentaza, ha tenuto un convegno su “Italia, Nazione, Province: bilancio del Centocinquantenario”.
Conclusione in musica con omaggio a Licinio Refice. Concerto del duo Giovanni Valle, pianista, ed Eleonora Caliciotti, soprano.
A seguire brindisi finale e maxi torta di auguri.
“Una giornata straordinaria – ha dichiarato l’assessore Abbate, visibilmente soddisfatto per l’impeccabilità del cerimoniale - in cui si sono fuse armonicamente, ragione e sentimento. Il sentimento di un’appartenenza e di una identità, quella della Provincia di Frosinone. 85 anni di storia gloriosa, di crescita, di sviluppo che ha visto l’ente Provincia accompagnare questo processo.
Sentimento per l’emozione della cerimonia di premiazione degli ex amministratori e dipendenti, anche loro hanno contribuito a fare la storia di questo ente. Sentimento per le puntuali relazioni degli storici e lo spettacolo della musica.
Ma anche ragione, anzi le ragioni: quelle che da Frosinone fanno alzare alto un grido di opposizione all’assurdo provvedimento preso dal governo Monti che penalizza le Province, le cancella, ferendo nel contempo la democrazia.
Coloro che occupano il ruolo politico in queste amministrazioni sono stati scelti dal popolo, non possono essere cancellati da chi il popolo né ha eletto né ha indicato.
Questo il messaggio forte affidato alla giornata di oggi, non una semplice celebrazione ma una giornata di ricordo e di affermazione del principio di libertà”.