La Provincia di Frosinone, al momento della sua istituzione nel 1927, ha inglobato parte dei territori dei due Stati. La nostra storia, le nostre radici, la complessità e le contraddizioni del nostro territorio, letti non in modo evenemenziale ma come elementi di un processo di lunga durata, generano da questa separazione millenaria. Esso si presenta dunque come un laboratorio di studi privilegiato, rispetto ad altre realtà nazionali, là dove la discussione ed il confronto incrociano temi quanto mai attuali quali “il confine”, “la frontiera”, “l’identità” e “l’appartenenza”. A tal fine auspico un prosieguo degli studi in questa direzione, rinnovando la felice collaborazione sin qui sperimentata tra studiosi locali e mondo universitario.
Ciò consentirebbe, risultato non marginale, anche una migliore conoscenza e valorizzazione della documentazione archivistica conservata presso gli archivi storici presenti nel territorio. A corollario del volume è prevista la realizzazione di una mostra ed una sua circuitazione in alcune città, quale ulteriore stimolo ad una conoscenza compiutamente e finalmente “laica” e plurale del nostro essere una collettività.
Un sentito ringraziamento va, nell’ottica del principio della continuità amministrativa, al governo della Provincia che nel 2010 promosse l’iniziativa della ricerca, in particolare l’Assessorato alla Cultura. Un progetto valido che ha trovato il sostegno finanziario della Regione Lazio.
Complimenti vivissimi, infine, alla sinergia di eccellenze culturali che ha dato sostanza alla ricerca: l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale, in particolare la professoressa Silvana Casmirri ed il professor Giovanni De Vita; e poiLuigi Gulia, Marco Di Cosmo, Eugenio Maria Beranger, Gioacchino Giammaria, Fernando Corradini e Michele Ferri. Una sinergia di livello che certifica la qualità del lavoro realizzato, un lavoro che ha l’importante merito di arricchire il patrimonio di storia e conoscenza a disposizione del territorio