Quarantacinque anni fa, il 9 maggio 1978 a Roma, in via Caetani, il ritrovamento del corpo di Aldo Moro, più volte presidente del Consiglio, sequestrato e poi ucciso dai terroristi delle Brigate rosse.
Il 9 maggio 1978 il corpo del giornalista e militante di Democrazia Proletaria di Cinisi, Peppino Impastato che attaccava apertamente i boss, venne ritrovato sui binari della Palermo-Trapani.
Nel 2007 il Parlamento italiano ha riconosciuto questa data: "Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice". Oggi, dunque, onoriamo tutti coloro che hanno perso la vita a causa di atti di violenza indiscriminata, di odio e di intolleranza.
«Il terrorismo è una delle manifestazioni più radicali della violenza perpetrata contro la società civile, - ha detto il Presidente della Provincia, Luca Di Stefano - contro il nostro stesso essere umano.
Ci siamo sempre chiesti, come possiamo reagire a questo fenomeno? Come possiamo resistere alla paura e all'odio che esso genera?
La soluzione finale non può essere solo affidata alle autorità governative e alle forze dell'ordine. Che in questi anni hanno lavorato egregiamente per prevenire qualsiasi forma di terrorismo sul nostro territorio nazionale.
Ognuno di noi ha un ruolo da svolgere nella costruzione di un mondo in cui la violenza e l'odio non abbiano più posto. Dobbiamo impegnarci nella costruzione di una società più inclusiva, più tollerante e più rispettosa dei diritti umani. La memoria degli accademimenti che hanno avuto come drammatici protagonisti lo statista Aldo Moro e il giornalista Peppino Inpastato, devono rappresentare una delle colonne portanti per riuscire a coinvolgere le nuove generazioni in un percorso di crescita volto a creare una società che abbia alla base la cultura della pace e del rispetto».