Maltempo del 15 aprile, l’Amministrazione provinciale di Frosinone chiede lo stato di calamità alla Regione Lazio per far fronte ai gravi danni riportati su tutto il territorio, in particolare nel sud della Ciociaria. Il presidente Luca Di Stefano ha firmato il decreto indirizzato al presidente della Giunta regionale Francesco Rocca.
“Nella giornata di sabato 15 aprile 2023 il territorio provinciale è stato interessato da un violento nubifragio che ha provocato allagamenti, smottamenti, frane, crolli di muri, colate di fango su varie strade di competenza - si legge fra l’altro nell’atto emanato da Di Stefano – con danni alle cose, alle coltivazioni e alle strutture pubbliche e private”.
“La straordinarietà dell’evento atmosferico – sottolinea il presidente nel motivare la richiesta - oltre a creare ingentissimi danni materiali ha messo in serio pericolo l'incolumità pubblica e privata. Infatti la pioggia eccezionale caduta in poche ore ha causato smottamenti su gran parte del territorio provinciale, inondando abitazioni private, auto parcheggiate ed edifici pubblici; il settore viabilità si è immediatamente attivato, gestendo e coordinando i primi interventi, effettuando diversi sopralluoghi e richiedendo l'intervento di macchine operatrici per lo sgombero delle strade e la rimozione del fango”.
Da qui la richiesta, al presidente della Giunta regionale del Lazio, di formulare la dichiarazione dello stato di calamità per il territorio provinciale, a causa delle “violente, persistenti ed abbondanti piogge che hanno causato allagamenti, smottamenti, esondazioni, crolli di muri, dissesti dei tracciati stradali e danni diffusi sia a beni pubblici che privati, con particolare riferimento alla viabilità, all'agricoltura, alle abitazioni private ed agli esercizi pubblici”.
“La Provincia – conclude Di Stefano – è vicina al territorio e pronta a mettere in atto tutte le azioni che le competono per far fronte alla grave situazione causata dal maltempo, così da garantire sicurezza nella viabilità e sostegno a chi ha subìto danni e perdite economiche”.