Ambiti territoriali del settore della distribuzione del gas naturale
Relativamente all’efficienza e alla competitività, la normativa italiana (Decreto legislativo n.164/00), emanata in attuazione della prima direttiva sul mercato del gas naturale, ha effettuato la scelta della gara pubblica, anche in forma aggregata fra gli Enti locali concedenti, come unica forma di assegnazione del servizio di distribuzione gas. A tal fine lo stesso decreto ha previsto una cessazione anticipata delle concessioni previgenti, in funzione di una serie di parametri tesi ad aggregare i distributori esistenti (che dal 2000 ad oggi sono diminuiti da circa 780 a 230), secondo termini di scadenza che, anche in funzione di modifiche normative successive, sono divenuti più lunghi dei cinque anni iniziali; conseguentemente la maggior parte delle concessioni previgenti al D.lgs. n.164 del 2000 ha un termine di scadenza tra il 2009 e il 2012.
Le poche centinaia di gare che hanno avuto luogo nel trascorso decennio, per scadenza naturale delle concessioni più antiche, sono state prevalentemente basate, in assenza di criteri prestabiliti, sul massimo canone offerto ed hanno comportato numerosi contenziosi, in particolare per quanto riguarda il valore di rimborso della rete da corrispondere al gestore uscente.
Inoltre alle nuovi gestioni spetta anche il compito di assicurare impegnativi investimenti in manutenzione e sostituzione di molte reti di distribuzione che hanno raggiunto un tasso elevato di obsolescenza, dato l’ormai pluridecennale sviluppo della metanizzazione italiana, nonché per completare la metanizzazione del territorio, in particolare nel Mezzogiorno, dato che, con la riduzione delle risorse statali a disposizione, il finanziamento pubblico di tali opere si è sostanzialmente ridotto.
Per questi motivi, oltre che per migliorare l’efficacia e l’efficienza del servizio , il legislatore, con il D.L. 1 ottobre 2007, n. 159, convertito con legge 29 novembre 2007, n. 222, da ultimo modificato con la legge 23 luglio 2009, n.99, ha affidato ai Ministri dello sviluppo economico e per i rapporti regionali il compito di emanare un decreto che definisca gli ambiti territoriali minimi per lo svolgimento delle gare per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas e un decreto che individua i criteri di gara e di valutazione delle offerte.
I provvedimenti emanati ai sensi della normativa sopracitata sono riportati nella sezione:
Riferimenti normativi
Nell'incontro fra i Comuni dell'Ambito Territoriale Frosinone 2 - Est, tenutosi in data 12 ottobre 2015 (12.10.2015) presso la Provincia di Frosinone, con oggetto 'Affidamento del Servizio della distribuzione del gas naturale (DMSE 12 novembre 2011, n. 226)' i convenuti, ai sensi dell'articolo 2, comma 2, del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 226 in data 12 novembre 2011, hanno individuato all'unanimità la Provincia di Frosinone quale stazione appaltante ai fini dell'affidamento del Servizio di distribuzione del gas naturale, relativamente all'Ambito Frosinone n. 2.
In conformità al quadro normativo che disciplina l'ordinamento degli Enti locali e gli strumenti giuridici utilizzabili, è stata predisposta apposita convenzione fra la Provincia di Frosinone e gli Enti locali concedenti appartenenti all'Ambito Territoriale Frosinone 2, che regola l'espletamento della procedura di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale sul territorio del citato Ambito Territoriale e, successivamente, l'attività di vigilanza e controllo sull'esecuzione del contratto di servizio medesimo.
Fase propedeutica alla definizione della Convenzione
Osservazioni dei Comuni di Ceccano, Castelliri, Roccasecca, Settefrati;
Elenco dei Comuni che si sono espressi favorevolmente rispetto all'attuale testo, senza necessità di apportare alcuna modifica.
L'Assemblea dei Sindaci dell'ATEM Fr2 Est ha approvato il testo della Convenzione nella seduta dell'11/04/2016 con la maggioranza di 42 voti favorevoli (su 59 componenti) che rappresentano il 76% dei punti di riconsegna. Tale testo, come ribadito anche dall'Assemblea dei Sindaci del 13/02/2017, deve essere approvato dai consigli comunali aderenti all'ATEM.
Di seguito il testo della Convenzione e dello schema di deliberazione: